La Vita non te li dice mai, i suoi piani.
Alle volte sono sconvolgenti, dolorosamente sconvolgenti.
Oppure meravigliosamente sconvolgenti.
Ma la Vita no, non te li dice mai i suoi piani.
Alle volte te li sussurra gentilmente,
ma tu sei così immersa nei tuoi malintesi e nelle tue illusioni
che te ne accorgi nemmeno.
L’illusione di avere il pieno controllo della tua Vita, per esempio.
Così che tu ti possa convincere di poter prevedere,
trattenere, apparire, manipolare a tuo piacimento.
La Vita.
Persino barando con essa.
Ma è solo un’illusione. Una distorsione.
E per quanto tu ti possa sforzare,
arriva il giorno in cui ti accorgi che tu non puoi controllare proprio nulla.
Perché la Vita non te li dice mai i suoi piani,
ma te li serve su un piatto d’argento.
O te li lancia addosso.
E a te non resta che scegliere,
se continuare a vivere in superficie o andare a fondo.
Che non è sprofondare, ma entrare con tutta te stessa, nella Vita.
Nella sua Verità.
E divenendo Uno con la Vita stessa.
(M. Rusconi)

Come una Rondine è un grazie profondo, alla Vita.
Alla mia Vita.
Perché in un certo momento della mia Vita ha iniziato ad accadere qualcosa di totalmente irrazionale, imprevedibile, a tratti sconcertante. Quasi magico.
Alcune sincronicità hanno iniziato ad accompagnarmi, facendosi via via talmente evidenti ed insistenti che non ho potuto ignorarle, iniziando ad aprirmi con cautela ad esse.
E più prestavo ascolto e seguivo quelle sincronicità, più tornavo a Me stessa. Come se in qualche modo fossero un attivatore di ciò che Io Sono, attraverso una costante ricerca interiore iniziata con un incontro inaspettato, e proseguita con una serie di segni e di segnali, che si sono rivelati qualcosa di enormemente trasformativo.
Anche solo per avermi ricondotta ogni volta a Me stessa, un po’ più dentro, e un po’ più a fondo.
Anche solo per avermi accompagnata a incontrare e svelare semplicemente Me stessa.
E a sentirmi benvenuta nella mia stessa Vita.
A tornare a Me, nonostante tutte queste sincronicità mi abbiano costretta persino a rompere qualche certezza o qualche convinzione, che forse dura pure da millenni.
Portandomi a sentire quanto Amore abita la Vita.
Quanto Amore c’è intorno a Me, e in Me.
A sentire quanto Amore Io Sono.
Per il semplice fatto di esistere.
A sentire quanto Amore Io Sono quando dico Sì.
Alla Vita.
E sento, dal profondo del mio Cuore, il desiderio di condividere queste parole con chi le vorrà leggere, affinché ciò che ho sperimentato e imparato dalla mia Vita, dalla mia ricerca personale, intima e profonda, e dalle mie personali sorprese, possa stimolare qualcuno a fare altrettanto.
A prendere in mano la Responsabilità e la Libertà della propria Vita.
Con dolcezza e fermezza,
Un passo alla volta.
Aprendo il proprio Cuore.
A Sè stessi.
Agli altri.
E all’Esistenza stessa.
Aprendo il proprio Cuore, insieme alle proprie ali, ed imparare a volare.
Liberi.
Come una Rondine
E allora, immergiti in questo viaggio.
Lascia che le parole che leggerai possano solo accompagnarti, ma scegli Tu come, con quale ritmo, da che parte iniziare. Però incarnale, respirale e danzale, che l’energia è movimento.
Lo stesso noi, che siamo energia. E dunque movimento.
Se tutto all’inizio ti sembra sfocato, e indefinito, forse anche un po’ distorto, lascia andare il tuo bisogno di capire, di definire. Di spiegare.
Fanne solo esperienza, sentendo dentro di Te queste parole.
Persino se ti sembra di essere in bilico e senti mancarti l’equilibrio.
Senti solo come ti senti, ad essere in bilico.
Senti solo come ti senti, quando ti manca l’equilibrio.
Che alle volte abbiamo pure bisogno di perderlo, l’equilibrio.
Anche solo per non restare fermi. E bloccarci nelle nostra rigidità, nelle nostre fissazioni, in quell’ostinata severità che sappiamo riservare a noi stessi.
Che alle volte abbiamo bisogno di perdere l’equilibrio per tornare a muoverci.
Lasciandoci sorprendere, persino da noi stessi.
Quando scopriamo che sappiamo persino danzare.
Nonostante tutte quelle cicatrici che ci portiamo nel Cuore.
E sorridere, dal Cuore, divenendo Creatori della nostra stessa Vita. E di noi stessi.
Lasciandoci sorprendere quando scopriamo che all’altezza delle cicatrici in corrispondenza del nostro Cuore possono nascere delle ali, così che possiamo tornare a volare.
Come una Rondine.
Come una Rondine, simbolo della primavera, del rinnovamento e di una nuova fioritura interiore, simbolo di purezza, di rinascita. Simbolo del viaggio, della libertà e dell’eterno ritorno a casa, della leggerezza, della purezza, del vivere nella comunità che ci rappresenta.
Simbolo dell’Anima femminile che, dopo aver compiuto il suo percorso, torna sempre all’origine arricchita di nuove esperienze, la Rondine rappresenta tutto ciò che ciclicamente si rinnova, per questo richiama il Principio Femminile in ciascuno di noi.
Nell’antico Egitto, la Rondine era l’animale sacro a Iside: si narra che ella si trasformasse in una Rondine per volare attorno al sarcofago di Osiride, lamentando strazianti pianti fino al sorgere del sole. In Grecia era sacra ad Afrodite, nella tradizione babilonese ad Ishtar. E nel cattolicesimo a Maria, la Grande Madre, una delle mie Maestre più care.
Il mio augurio per Te, attraverso queste parole, è che Tu possa tornare a volare. A partire da Te, dal tuo Cuore.
Attraverso il tuo Sì alla Vita.
In Amore, con Amore, per Amore.
Margherita
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